Tizio Caio e Sempione, il mio libro è ora scaricabile in versione PDF

È con vero piacere che annuncio l’uscita in verisone PDF del mio libro “Tizio Caio e Sempione“.

Ricordo che il libro è autoprodotto, non è in vendita e non è edito da nessun Editore.

La 2° edizione della versione cartacea sarà disponibile prossimamente, la prima edizione è andata tutta esaurita a chi ne ha fatto richiesta ed è stata spedita direttamente.

In questo modo spero di poter accontentare con più discrezione gli utenti/account che per ovvie ragioni vogliono restare nell’anonimato dei loro dati personali.

Per ricevere il file a chi fosse interessato, inviatemi una richiesta a mezzo E-Mail a : nm.tedeschi@gmail.com

Nella versione PDF per chi volesse, senza obbligo, vi è un link PayPal per procedere ad una simbolica donazione facoltativa .

Grazie a Roberta P. per la foto e la sua splendida recensione

Non solo “Shrinkflation” c’è dell’altro …

Scrivo questo articolo con opinioni del tutto personali,anche se,le “vocine” degli oramai sempre più attenti consumatori si fanno sempre più sentire nel web.

Innanzitutto per correttezza d’informazione, per “shrinkflation” si tratta della pratica utilizzata dalla più parte delle aziende produttrici (specie nel settore alimentare) in cui si riduce la quantità di prodotto , pubblicizzando però il prezzo invariato, che, sempre più dal periodo post “pandemia” e crisi di guerre associate e organizzate (da distrazione di massa) ne siamo tutti interessati (ed arrabbiati).

Visto il crescente aumento dei prezzi alla consumazione con delle scuse del tutto infondate (se vogliamo veramente indagare sulle false cause delle quali i complici-collaborazionisti  ci raccontano ogni giorno).

Tanto per farvi un chiaro esempio,  il sottoscritto che abitualmente acquista un caffè macinato da 250Gr. e che, una volta aperto, lo conserva in una scatola adatta, si è accorto che, mentre prima restavano circa 50Gr.di cui non potevo includere nel contenitore, ora invece ci stanno perfettamente ed ampiamente nello stesso contenitore.

Ma va bene, tanto è inutile protestare al sito ufficiale del Ministero………….perché per una strada combinazione, le segnalazioni NON VENGONO RACCOLTE a causa di un “problema tecnico” e poi, comunque,  anche che sia, con la Magistratura che ci ritroviamo, nessuno di loro si prenderà la briga di indagare e punire chi di fatto.

D’altra parte, già da molti anni grazie al 2°Governo Berlusconi,  il falso in comunicazioni sociali è stato depenalizzazio.

Oggi però vi segnalo un altro “caso” su un prodotto di cui, lo confesso, ne sono addetto, per radici storiche culturali e di gusto personale.

Vi parlo della famosa bottiglietta di CAMPARI SODA, vanto del vero popolare aperitivo milanese.

Questa volta non si tratta di Shrinkflation ma di una strana combinazione di fatti di cui, da attento consumatore,  mi sono accorto.

Già dalla metà dell’anno scorso (2023) la Davide Campari Spa ha rivisto i canali distributivi di vendita (specie all’estero) ed in Italia per ciò che riguarda il famoso “camparino” ci fu un aumento di circa 3 euro per la confezione da 10 bottigliette, portandolo quindi da 9,80euro a quasi 13,00 euro.

Nello stesso tempo, alcuni supermercati Discount (tra cui Lidl,Eurospin,Penny Market e MD, mettevano in commercio una bottiglietta di AperiSoda al Bitter alcolico quasi identica al Campari Soda e di ottima qualità, in confezione da 6 bottigliette ad un prezzo di circa 4 euro.

Da attento consumatore notavo pochissima differenza e leggendo il produttore scoprivo fosse la famosa azienda lombarda Fonte Sant’Antonio di Lomazzo (Como) di cui molti di noi milanesi sono cresciuti con le loro bibite dal Ginger alla Spuma e dai loro camion che ogni settimana rifornivano molte famiglie con l’acqua minerale.

Da quel momento, chi  come me si concedeva spesso il Camparino ha iniziato ad acquistare il prodotto equivalente a miglior prezzo, visto l’aumento del prodotto originale di Campari.

Ma la festa è durata poco, o meglio, il prodotto equivalente è sparito da MD,Eurospin,Penny Market ed è rimasto solo alla Lidl,ma ad intervalli di stock, in quanto andava a ruba subito, acquistato in grosse quantità anche da piccoli esercenti di Bar(che evidentemente lo usavano per lo Spritz).

Tutto questo fino a questi ultimi primi mesi del 2024 in cui anche alla Lidl il prodotto non arriva più,  c’è solo quello in versione analcolica, che ovviamente non può compararsi al Bitter Soda tradizionale.

In molti come me, tirando qualche “mannaggietta che Str….!” siamo stati obbligati a tornare sugli scaffali della Grande Distribuzione di grande marca per acquistare quindi il Campari Soda originale, e qui troviamo la sorpresa : il prezzo della confezione da 10 bottigliette è tornato quello di prima, anzi 20Cent in meno 9,60 euro.

Se dapprima sono stato contento anche per il fatto che evidentemente la CAMPARI ha avuto un notevole calo di vendite, la mia vocina mi diceva che  comunque c’era qualcosa di strano, dal fatto che la produzione del prodotto equivalente è sparita dai Discount in contemporanea al re-dimensionamento del prezzo dell’originale.

Ed infatti, rientrato a casa e concedendomi il tanto amato Camparino Soda, mi accorgo che il sapore non è più lo stesso, o meglio, è identico al prodotto equivalente che guarda caso è sparito dalla produzione e dagli scaffali dei discount.

Coincidenze??

Ovviamente è un’opinione del tutto personale ma che trova riscontro tra gli esperti consumatori del prodotto.

Comunque se la Davide Campari Spa avesse qualcosa da dire merito, resto a disposizione.

La GESTIONE questa sconosciuta

Scrivo questo articolo, come di consuetudine, nel mio personale Blog che raccoglie degli sfoghi personali, solo quando un accumulo di argomenti sul fuoco mediatico  arrivano all’esasperazione ed irritano il mio sistema nervoso già molto fragile.

Oggi  non vi parlo  delle molteplici DISTRAZIONI DI MASSA create a DOC (come per esempio i Ferragnez o il Dossieraggio ecc…) , ma di un altro tema che molto più subdolamente è atto ad un piano ben preciso facente  parte di quei piani gestiti dalla famosa CABINA DI REGIA di un Paese mai stato sovrano e schiavo da molti e molti anni ( non certo solo per colpa dei soliti noti ma anche da un’ignoranza congenita e dilagante).

A tal proposito, volevo intitolare questo articolo con : “il Management questo sconosciuto”, ma ho espressamente scelto di dare  un tocco di nazionalismo che tanto vuol essere di moda, malgrado tutto.

Il tema diffuso dai principali telegiornali è quello della mancanza di personale nel settore del turismo, servizi e ristorazione , con ampio spazio mediatico  odierno della mancanza dei BAGNINI di salvataggio.

È ovvio che i problemi in questione ci siano,( non solo per questioni puramente economiche di salari e/o di cambiamenti sociali nei giovani d’oggi)  ma è anche vero del perché, in modo subdolo, li si vuole propagandare guarda caso per allacciare il tema delle concessioni balneari e di tutta una serie di normative che l’unione europea esige per punire le gestioni famigliari e/o di piccole medie imprese  a beneficio delle multinazionali e grandi gruppi d’investimento che stanno facendo razzia a prezzi di liquidazione/saldo, guarda caso approfittando degli eventi mondiali (guerre,pandemie ecc) creati e gestiti dagli stessi Lorsignori.

Per cercare di illustrarvi al meglio il mio umile pensiero a riguardo, voglio farvi un esempio concreto che tocco personalmente da diversi anni, ovvero di una certa realtà della riviera del ponente ligure e della vicina riviera francese ri-battezzata “costa azzurra” ma che di azzurro ha solo il colore del mare in alcuni tratti ( e non certo per metodi naturali) e di come in Italia i vari Presidenti di Regione, Sindaci ,Prefetti e compagnia bella  (precedenti e attuali) non sono stati e non saranno mai all’altezza della situazione, degli inutili (o purtroppo utili) inetti piazzati espressamente non di certo per l’interesse collettivo e funzionale.

Purtroppo, a maggior ragione, un recente fatto di cronaca avvenuto a Bussana di Sanremo nei giorni seguenti al Festival, riguardante la morte sulla strada di un giovane studente,mi da ancor più la voglia di urlare un VAFFANCULO a tutta questa classe politica (di qualsiasi posizione/partito) che ha il solo comune denominatore del “chiagne e fotte” italico.

Eh ma il Festival cancella tutto e ci si preoccupa della sponsorizzazione occulta di John Travolta.

Non è facile essere sintetico ma ci provo. ( se qualcuno  volesse più spiegazioni a riguardo sono a disposizione con numerosi fatti ed aneddoti dimostrabili).

Inizio a parlarvi quindi della “cosiddetta” vicina Francia, che seppur con le sue molteplici “nuances” (sfumature) dei peggiori metodi italiani, conserva però la “maîtrise”  (dominanza) francese che tanto piace ai baüscia milanesi imbruttiti e/o a tutto il resto dell’Italietta popolana che a MonteCarlo pensa che quella sia la Francia “vera”.

Forse non tutti sanno che, la Regione di Parigi insieme alla Provenza-Alpi e Costa Azzurra rappresentano il 98% del PIL francese, il resto, cari miei , è campagna bifolca che, non solo non frega un cazzo a nessuno, ma rappresenta solo un serio e grosso problema di gestione (e comunicazione) per l’Eliseo nei riguardi del mondo.

Cosa c’entrano i Bagnini , la mancanza di personale ecc ? un attimo per favore ci arrivo….(per chi capisce)

Nel 2000 ( 24 anni fa) il Governo francese, e specifico  indipendentemente dalla posizione politica di allora, decise una azione di management sulla regione Provenza Alpi Costa Azzurra al fine di gestire al meglio la ricezione turistica, l’immagine e la comunicazione della stessa, convocando tutti gli attori protagonisti pubblici e privati, dando delle regole e dei procedimenti  chiari da eseguire con la dovuta attenzione logistica ai numerosi eventi presenti in zona.

Tutti e dico TUTTI fanno la loro parte in modo SINCRONIZZATO in quello che purtroppo in Italia manca da sempre, ovvero l’ INTERESSE COLLETTIVO, che sia di una piccola o grande impresa (pubblica o privata) fino al singolo cittadino e soprattutto dell’immagine che si da nei riguardi dei turisti / professionisti internazionali .

Partendo dalla semplice e quotidiana pulizia e manutenzione delle strade-autostrade,dei mezzi di trasporto e del verde, della sua comunicazione al pubblico tramite i suoi lavoratori integerrimi, delle decisioni prese e pianificazione globale seguendo una logistica corretta, della gestione delle emergenze e di quant’altro anticipandoli.

Questo avviene dalla più grande alla più piccola impresa, compreso il commerciante di quartiere e le strutture ricettive , i quali, partecipano attivamente all’ingranaggio traendone il vantaggio ed essendone fieri.

La “fierté” questa sconosciuta in Italia.

Tutto è  controllato e gestito da MANAGERS  (selezionati in base a dei seri criteri) , non da IDIOTI  alla cazzo di cane come accade in Italia.

Con questi requisiti, e con altre misure di controllo ( che possano piacere o meno) , qualsiasi settore lavorativo ( tornando quindi al tema della mancanza di personale) trova la sua soluzione .

Non che sia tutto “rosa e fiori”, per carità, non crediate che anche in Francia (o in altri Paesi) non prevalgano i soliti intrallazzi, ma la differenza sostanziale è che, di base, qualsiasi progetto/attività (pubblica e privata) viene comunque eseguita al meglio e rapidamente, anche perché, nel caso contrario la giustizia si comporta ancora come una ghigliottina, nonostante sia stata abolita solo pochi decenni fa.

Ed i bagnini ? In Francia non hanno forse lo stesso problema? NO , il servizio è gestito dai pompieri , che in Francia non sono solo i Vigili del Fuoco ma anche le ambulanze di primo soccorso e servizi di ordine pubblico, tra cui, la vigilanza e salvataggio nelle spiagge nella stagione estiva.

Vi ricordo che in Italia, se ci sono le ambulanze , lo si deve al volontariato con le sue sfaccettature delle “Croci” che seppur risultano come Enti tipo ONLUS , sovvenzioni ecc. , di fatto hanno una gestione spesso poco chiara e a fine di lucro, e non come  servizio pubblico che dovrebbe essere gestito e pagato con le tasse dei cittadini di un PAESE NORMALE.

Certamente in Francia ci sono anche delle ambulanze private, ma per dei servizi dedicati non di primo soccorso e comunque pagate dal tipo di mutua che ognuno ha.

Penso al Ponte sullo Stretto….. indubbiamente un bel progetto se prima di tutto le infrastrutture e “gestioni” del Paese funzionassero come dovrebbero.

Un Paese allo sbando dove il “si salvi chi può” è all’ordine del giorno.

Concludo citando un dialogo di una scena del film “la meglio gioventù” (di Marco Tullio Giordana, 2003)

“L’Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire.
Cioè, secondo lei tra poco ci sarà un’apocalisse?
E magari ci fosse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire… Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri”

la montagna di ipocrisia su Jannik Sinner

Lungi da me difendere chi che sia politicamente, ma non sopporto le prese per il culo specie se arrivano da un popolino beota, quello che dal divano cazzia o applaude a seconda di ciò che i media mainstream gli dicono.

Questo ulteriore momento in cui gli itaGliani si sono trasformati in tifosi ed esperti di tennis (sport da sempre riservato ad una certa borghesia) applaudendo il campione Jannik Sinner e portandolo in trionfo per la sua impresa degna di tutte le attenzioni della nostra ITALIANEITÀ mi fa veramente SKIFO.

Come da tradizione italiana, la si butta in caciara per via della residenza/tasse a MonteCarlo, quando invece per me, il problema principale è che, la sua vittoria e persona mi sta indifferente esattamente come tutti gli altri campioni di sport “italiani” sulla carta che di certo non rappresentano di fatto la tanto vantata “ITALIANEITÀ.

Jannik Sinner è un AltoAtesino di madre ligua tedesca, non ha una beata fava di italiano “vero” ed è meglio ricordarvi che siamo crescuti in un Paese che non sarà mai unito, ci stiamo sui coglioni l’uno con l’altro da provincia a provincia ed abbiamo insegnato anche agli immigrati delle nuove generazioni questa nostra attitudine.

l’Effetto Boomerang


Vorrei credere un attimo in Dio per accettare quando ti dicono ”il Signore ti mette alla prova”, ma per un attimo al contrario vorrei vedere chi crede in lui quando si trova ad imprecare “Gesù Cristo,ma allora c’e l’hai con me ??”.
Questioni di punti di vista,ma anche questioni di chi, per malvagità innata, te le tira dietro, dimenticandosi sempre o non pensando a ” l’effetto Boomerang “

La Cabina di Regia ed il vaso di Pandoro

Re di Fiori, Donna di Cuori, Donna di Quadri, Fante di Picche

Questa è la situazione attuale nella telenovela FERRAGNEZ a seguito della vicenda della beneficenza sulle vendite dei Pandori Balocco.

Perchè proprio ora viene immessa nel mainstream un’immagine negativa della coppia mediatica ?

Bisogna prima retrocedere di molti anni per capire chi sono veramente questi due personaggi dello show business e soprattutto chi li ha creati e mantenuti in auge.

Lui un “utile” Sig. nessuno, che come tanti intraprende una “carriera” musicale seguendo le nuove tendenze del momento , Lei, una intraprendente signorina di buona famiglia che sfrutta internet dagli inizi, potendoselo permettere, non certo con l’angoscia di dover pensare ad arrivare a fine mese.

“Belli” e decorativi entrambi, sono stati “miracolosamente” balzati nello show business mediatico sin dagli (oramai) primi anni 2000 con un fine ben preciso dalla “cabina di regia”.

E non voglio divagare su altre questioni riguardanti i figli.

Già, quella Cabina di Regia di cui siamo abituati da pochi anni a sentirne le vicende e decisioni che ci incombono , che non è poi così nuova ma i suoi progetti e vertici ne erano già all’opera con il quartier generale milanese della stessa solita “Élite” che doveva promuovere la nuova città di Milano e che quindi aveva bisogno di nuovi miti per indottrinare e far sognare le nuove generazioni.

Senza entrare nel dettaglio della vicenda BALOCCO, vi è di fatto un’altra strana coincidenza, che vede sempre “l’ottimizzazione mediatica” da maestri della sceneggiatura, ovvero la conclusione della manifestazione politica giovanile della “cosidetta” destra italiana Atreju con la partecipazione di Elon Musk.

È tutto meravigliosamente organizzato, guarda caso in un momento in cui sempre più italiani ne hanno le palle piene ed hanno smesso da tempo a credere alle favole mentre il Paese è allo sfascio totale destinato a una via di non ritorno.

Il motto DIVIDE et IMPERA serve sempre a Lorsignori per continuare la sceneggiatura nei ceti più bassi, quelli che sono schiavi della televisione e che non hanno avuto la fortuna di avere una certa capacità analitica e di riflessione oggettiva.

La realtà è che la stessa Cabina di Regia che ha creato e mantiene tutti i suoi burattini, ora si trova a dover fare i conti con certe realtà d’azione e spirito cittadino, e quindi ne approfitta per dare una REGOLATA a certi protagonisti (i Ferragnez) per fargli capire che anche loro sono di passaggio, come li hanno creati possono distruggerli, per ora questo è solo un avvertimento.

È il Vaso di Pandora

Una Strage Silenziosa

Nel clamore mediatico di questi ultimi giorni, mentre nell’aria si respira la solita spolverata di zucchero a velo delle feste natalizie, accadono quotidianamente in un quasi silenzio assordante delle stragi della disperazione di omicidi/suicidi di coppie e di morti sul lavoro ai quali non sono destinati funerali show né tantomeno indagini supplementari.

Tutto viene liquidato in fretta con i classici “problemi di debiti-soldi o gelosia”.

Leggo il toccante articolo di Pier Giorgio Ruggeri sul quotidiano IL GIORNO in merito ad un’altra tragedia avvenuta nel giorno dell’Immacolata, quella della coppia Cominotti-Zenucchi che tanto ricorda la canzone di Herbert Pagani “Albergo a Ore” .

Nell’articolo di Ruggeri si evidenziano frasi come : “I vicini dapprima parlano di una coppia come tante, che viveva in modo riservato” – “”Lui non lo abbiamo praticamente mai visto – dicono – e avremo parlato con lei tre volte in tutto. Solo per dire buongiorno o buonasera” – “Da mesi la casa sembrava abbandonata. L’erba del giardino è cresciuta in maniera smisurata e abbiamo provveduto a tagliarla noi” per poi finire con l’inmancabile ” l’ombra di grossi problemi economici per i due”.

Certamente potrà essere stato un motivo, visti gli ultimi anni in cui la più parte delle famiglie si sono ridotte per svariate cause che tutti sappiamo, ma ho come il sentore che in queste oramai quotidiane stragi silenziose ci sia un profondo disagio psicologico in cui ne fanno le spese le persone più sensibili ai cambiamenti sociali indotti espressamente da una politica complice e laida.

Persone che sono cresciute ed hanno vissuto più o meno seguendo delle regole e che si sono ritrovate nella situazione di Anomia descritta dal sociologo Émile Durkheim ( Anomia secondo Durkheim ).

A neanche 24 ore da questo articolo leggo di un’altra tragedia simile, che non lascia troppo spazio ad altre interpretazioni, quella di una coppia che si lascia morire travolta da un treno nella nebbia padana lasciando un biglietto nell’auto.

Riflettiamoci

Ivan Graziani,Milano e le Radio Private

La recente gaffe di Francesca Michelin (cantante e conduttrice tv di X Factor) riguardante il compianto Ivan Graziani mi ha ricordato quanto Ivan fosse non solo un grande cantautore ma un artista poliedrico che ebbi la fortuna di vedere da vicino durante le riprese de film ITALIAN BOYS diretto dall’esordiente regista Umberto Smaila (in cui partecipai come comparsa).

Un “filmetto” (venne definito dalla critica) che però a distanza di anni, ad oggi ricorda aspetti sociali e cittadini che sono cari a me e a tutti quelli della mia generazione che hanno vissuto intensamente quel periodo milanese ( di cui in parte ne ho scritto nel mio libro TIZIO CAIO E SEMPIONE )

Il film racconta la sfida al predominio radiofonico della città da parte di TRIP RADIO e Radio METROPOLIS (nomi di fantasia), due emittenti che simboleggiavano gusti, abitudini e base sociale differente e che, nella realtà di quel periodo, rispecchiavano non tanto celatamente ciò che a Milano succedeva realmente nel settore in fermento e sviluppo del mercato radio-televisivo, degli sponsor e dei loro primi imprenditori/editori, ma anche una sfida radiofonica che avvenne veramente con  una maratona non-stop che coinvolse i “novantanoviani” di Radio Studio 105 con lo stesso Max Venegoni e Marco Galli di Radio Music 100 (di Enrico Rovelli) divenuta poi la prima Radio Deejay di Claudio Cecchetto.

Vinse Marco Galli con 60 ore di diretta contro le 48 di Max Venegoni (dal libro di di Paolo Del Forno e Francesco Perilli “La Radio che Storia”).

Ho voluto catturare diversi screenshot del film ( che potete trovare completo su YouTube) per ricordare ed illustrare dei dettagli

Inizio con TRIP RADIO, dove le riprese del film sono state eseguite all’interno della famosa RADIO MONTESTELLA , una delle prime radio storiche cittadine sulla frequenza dei 103 in FM, di proprietà dell’editore Mursia che ai tempi fece crescere professionalmente diversi personaggi e Disc-Jockey divenuti famosi tra cui il compianto Giorgio Porcaro che conduceva un radio show nel primissimo pomeriggio, l’archetipo di quello che tutt’ora è il CIAO BELLI di Radio Deejay.

A TRIP RADIO partecipano come Dj’s Mauro Micheloni e Max Venegoni (interpretando se stessi), Andrea Mingardi , Rosa Fumetto , Patrizia Pellegrino come segretaria ed Ezio Sancrotti nel ruolo del proprietario della radio il Dott.Viganò

lo studio della diretta di Radio Montestella (TRIP RADIO) nel film Italian Boys (1982)
fotogramma dal film, dall’alto della sede di Radio Montestella in Via de Amicis 28, si vede la storica esposizione di mobili CA D’ORO che insieme ad ASTA DAMIANO investivano molto in pubblicità locale
da sinistra a destra : Mauro Micheloni, Max Venegoni, Andrea Mingardi
Loredana (Rosa Fumetto) in onda su TRIP RADIO con una delle cuffie più diffuse tra i Dj’s dell’epoca, la Sennheiser MD414
Ezio Sancrotti nel ruolo del terribile Dott. Viganò proprietario dii TRIP RADIO
nel film appare spesso (anche con affissioni) la gazzosa 7UP (del gruppo Pepsi-Cola) che è stata concorrente della Sprite (Coca-Cola) e molto in voga a Milano negli anni 80

il Dj Umberto (Smaila) , nominato nuovo direttore della radio dal Dott.Viganò per cercare di aumentare gli ascolti, si reca negli studi di TRIP RADIO attraversando Milano in cui trova :

gli spazzni del “movimento Bruce Lee per uno Stato di Pulizia Morale”, scena girata in P.zza della Scala
Umberto attraversa la partenza della Stramilano ( notare la pubblicità del BILLY, la bevanda al succo d’arancia sponsor dell‘Olimpia Basket Milano
la raccolta firme per il “ripristino della tortura, basta con le carezze” in cui Umberto cita :
“mai visto così tanta gente di destra così sinistra”
gli Hare-Krishna
l’incontro di Umberto con gli Hare Krishna, scena girata ai giardini di via Palestro di fronte a Villa Reale, si vede il furgone di Radio Krishna Centrale che girava per le principali città italiane

Umberto arriva finalemnte negli studi di TRIP RADIO dove i colleghi Dj’s contrariati dalla sua nomina di nuovo capo gli tengono un’imboscata chiudendolo dentro lo studio, ma alla fine lo mandano in diretta ed Umberto in una maratona radio conquista gli ascoltatori lanciando uno slogan che diviene un tormentone di cui tutta Milano ne parla : “liberate la scimmia”

il Dj Umberto in diretta su TRIP RADIO con sigarette e lambrusco, invita gli ascoltatori a
“liberate la scimmia”

D’improvviso è un tripudio di ascolti e telefonate degli ascoltatori per TRIP RADIO ma i colleghi Dj’s sono preoccupati perchè temono che il Dott. Viganò così tenga solo Umberto e loro perderanno il posto.

Armando Celso (conosciuto come Ossario) nei panni di un barista che ascoltando Umberto a TRIP RADIO batte i pugni sul banco : “liberiate la scimmia Governo Ladro !!

Ma Umberto ha un’idea, invita Loredana (Rosa Fumetto) al CAPOLINEA, che è stato un locale storico di una Milano che non c’è più, con un pubblico eterogeneo dove si poteva andare dopo gli spettacoli di prima serata (teatro-cinema) per bere quancosa o mangiare in stile trattoria ed ascoltare del buon Jazz anche con artisti di grosso calibro.

Umberto,Loredana(Rosa Fumetto) e Andrea Mingardi sul palco del CAPOLINEA di Milano
Umberto,Loredana(Rosa Fumetto e Andrea Mingardi in una delle tipiche panetterie del centro che di notte vendevano attraverso la claire l’uomo con la pizzetta in mano è Massimo Pongolini conosciuto come PONGO (non accreditato)
l’incontro con il Veggente Bonalfons, interpretato da Giorgio Medail che era veramente un personaggio che si aggirava nel centro di Milano di notte con i pattini
il vero Veggente Bonalfons che ha fatto da controfigura , personaggio che si aggirava nel centro di Milano con i pattini
il Veggente Bonalfons in Largo Corsia dei Servi , la scalinata che saliva al Fast Food Burger One, frequentato dai “Chinas” della vicina sala Giochi AstraGames

L’idea di Umberto è quella di falsificare i dati d’ascolto di TRIP RADIO, peggiorandoli a tal punto da spingere  il Dott.Viganò a venderla per poi poterla comprare tutta per loro.

Il piano funzona con un travestimento di Umberto che si finge il nuovo acquirente ma con i soldi da trovare promessi a Viganò.

Nel frattempo entra in scena “Abele” interpretato da Franco Oppini, mega presidente e Dj di Radio Metropolis, irritato per l’inaspettato successo di TRIP RADIO e lancia una sfida da disputarsi alla discoteca KIWI CATHEDRAL * con in palio molti soldi grazie alle sue ricche amicizie

(*discoteca storica di Piumazzo(Modena) dove sono stati girati diversi film purtoppo oggi abbandonata come discarica)

In tutte le scene di Abele – Radio Metropolis, si sottolinea(non a caso) l’ambiente ed il target di lusso dei figli di papà con dei chiari gesti di sniffare (ovviamente ai tempi si poteva scherzare senza il Politically Correct odierno). La segretaria del Dott.Viganò saputo della sfida dice : Radio Metropolis è forte è dell’editore “Sberloni”

La location scelta per le brevi riprese dedicate a Radio Metropolis  è  negli uffici storici Fininvest del “Biscione” Canale 5 di Palazzo dei Cigni a Milano 2 , dove in un avveniristico (per l’epoca) videocitofono appare (non accreditata) Alba Parietti agli inizi della relazione con Franco Oppini (il film è stato girato nel 1981 ma uscito nelle sale nel 1982)

Abele (Franco Oppini) ed Alba Parietti nel videocitofono avveniristico di Radio Metropolis
Abele (Franco Oppini) nel suo ufficio di Radio Metropolis propone la sfida a TRIP RADIO (Ufficio Fininvest al Palazzo dei Cigni di Milano 2
Abele ( Franco Oppini) lanscia la sfida dai microfoni di Radio Metropolis

La sfida ha qundi inizio, la grande discoteca KIWI CATHEDRAL viene divisa in due settori e gli ascoltatori delle due radio sono invitati a raggiungere il proprio settore, chi avrà portato più ascoltatori vincerà.

Ed ecco che entra in scena Ivan Graziani, come giudice di gara, con lo pseudonimo  di Ivano Graziati Futurista , in cui in due differenti scene cita Filippo Tommaso Marinetti e Groucho Marx

Ivan Graziani nei panni di Ivano Graziati giudice di gara della sfida tra TRIP RADIO e Radio Metropolis nella discoteca Kiwi Cathedral – film Italian Boys 1982
Ivan Graziani nei panni di Ivano Graziati giudice della sfida tra TRIP RADIO e Radio Metropolis accenna la sua canzone “il chitarrista”
Ivan Graziani nei panni di Ivano Graziati giudice della sfida tra TRIP RADIO e Radio Metropolis cita (sfottendolo) Julio Iglesias
Ivan Graziani nei panni del giudice Ivano Graziati mentre cita una frase dell’immarcescibile Marinetti : “Feroce senza Sentimenti” a Loredana(Rosa Fumetto e Dany (Patrizia Pellegrino) che si lamentano del comportamento di Abele (Franco Oppini)
Ivan Graziani nei panni di Ivano Graziati giudice di gara mentre cazzia il proprietario della discoteca che voleva truccare il risultato a vantaggio di Radio Metropolis e cita Groucho Marx
Ivan Graziani nei panni di Ivano Graziati giudice di gara della sfida tra TRIP RADIO e Radio Metropolis si getta tra il pubblico
Abele (Franco Oppini) e lo staff di Radio Metropolis durante la sfida nella loro postazione , promette cose impossibili e regali, falsifica dei telegrammi di VIP
Umberto lancia l’invito a liberare la scimmia per convincere gli ascoltatori di TRIP RADIO a raggiungere il Kiwi Cathedral per farli vincere e come pezzo forte cantano la canzone colonna sonora dle film “Italian Boys”
il TG di Canale 5 parla di questa sfida tra le radio, Cesare Cadeo interpreta se stesso e dice che quell’Umberto è interessante, da proporre al “Presidente” se solo si mettesse la cravatta..
i tipici ascoltatori di Radio Metropolis (San Babilini / Paninari ) raggiungono la discoteca
i ragazzi della sala giochi AstraGames ascoltano l’appello di Umberto a raggiungere la discoteca per far vincere TRIP RADIO e liberare la scimmia
l’ingresso della discoteca KIWI CATHEDRAL di Piumazzo (Modena)
Jimmy il Fenomeno che grida “liberate la scimmia”
la vittoria di TRIP RADIO e una vera scimmia appare in scena

La sfida viene così vinta da Umberto,Loredana,Dany,Mauro,Max e Andrea che potranno pagare il debito con il Dott.Viganò e comprare TRIP RADIO, la scimmia è stata finalmente liberata

Curiosità : la scena finale dei titoli di coda dove loro si allontanano dalla discoteca è stata girata nel parcheggio adiacente i palazzi degli uffici di Assago MilanoFiori

Spero che questo mio articolo vi sia piacuto, grazie all’amico Massimo Emanuelli con il  quale abbiamo trascorso i bei tempi della nostra Milano  per alcune preziose precisazioni , oltre a i miei innumerevoli ricordi.

Survivalismo,la nuova inquietudine del potere

Sono sempre stato appassionato di sociologia, ma non tanto di quella dei grandi Maestri e Filosofi della storia, ma nell’osservare gli usi,costumi e comportamenti della società in cui viviamo, specialmente i piccoli insignificanti dettagli del variegato mondo tout court della strada.

Questa mia particolarità mi ha permesso sin da piccolo di confrontarmi e prevenire certe situazioni e cambiamenti, ammettendo anche, in alcuni casi, di aver amplificato certi fatti in quelle che vengono definite le famose teorie complottiste, le quali però nella stragrande maggioranza dei casi, si sono rilevate vere.

Ho sempre ammirato da quando vivo in Francia, la capacità analitica di osservazione e discussione da parte di alcuni professori del mondo accademico, di far conoscere certi nuovi fenomeni sociali, seppur l”inevitabile seguito ne sia una “schedatura” ai fini di un controllo sociale da parte delle Autorità.

Nel fotomontaggio che ho postato sotto il titolo, vi è un titolo niente meno che dal quotidiano “Le Figaro” e l’immagine della fiction anni’70 ” i sopravvissuti” in cui un virus usciva da un laboratorio cinese provocando la morte dell’umanità, tranne per pochi sopravvissuti.

Una sceneggiatura apocalittica che mi rimase impressa da piccolo e che mi ha aiutato a gestire psicologicamente e materialmente questi ultimi nostri anni dall’anno 2020 in cui, guarda caso con la”pandemia” e tutti i seguiti mediatici collegati, la nostra esistenza ne è stata condannata a non tornarne più indietro, ma anzi a peggiorare nel sistema/agenda globalista del NWO.

Voglio però soffermarmi su fenomeno sociale osservato e schedato che ne è scaturito, dei cosiddetti survivalisti di cui però i nostri media tacciono (per ora) o peggio inglobano tutto nelle spudorate accuse senza ritegno riferite al generico complottismo e NOVAX.

Anche la versione italiana di wikipedia tratta l’argomento con le pinze con la netta volontà di evitare che sempre più gente apra il cervello, mentre nelle altre versioni francesi e inglesi vi è un accurato approfondimento.

A tal riguardo vi invito a leggere ed ascoltare un articolo su FRANCE CULTURE

Meloni : “il salario minimo rischia di creare problemi” Farina del suo sacco ? No e vi spiego il perchè

Le discusioni sul salario minimo sono continuamente rimandate con la complicità del martellante mantra sui cambiamenti climatici e tutto il resto che ci accompagna in questi ultimi anni, tra la continua invasione di migranti , l’Ucraina e non da meno i tristi fatti di cronaca interna di delitti e suicidi in un Paese oramai allo sbando che ha oltrepassato il punto di non ritorno verso il suo annientamento.

La Signora della Garbatella, fedele al patto atlantico e pro Ucraina, di fatto un’altra marionetta della Cabina di Regia , ieri ha detto una mezza verità inerente la questione sul salario minimo, ma non è certo farina del suo sacco, anche se voglio credere che in parte si renda conto “terra-terra” del perchè.

Devo farvi due premesse :

– la prima inerente alla cifra dei 9€/ora lordi , che quindi ammette chiaramente che oggi ( e da molto troppo tempo) in Italia , la maggior parte dei lavoratori guadagna ancora meno, e questo è purtroppo un dato di fatto vergognoso che alimenta il divario, le tensioni sociali e l’impoverimento di quel che resta delle famiglie italiane, costrette ad indebitarsi fino a dover svendere quel poco che gli resta, casa compresa.

– sulla seconda, devo fare una digressione tornando indietro alll’anno 2015 quando il duetto italo-francese Renzi-Hollande si accordava su quello che poi divenne il “reddito di cittadinanza” spinto dai Grillini.

Un provvedimento “nobile” sulla carta, di cui l’Italia ne era sprovvista incappando in ulteriori sanzioni dall’Europa, ma che , come scrissi ai tempi, conoscendo e vivendo direttamente la realtà sociale ed amministrativa francese, non poteva realizzarsi nello stesso modo in cui questi contributi vengono elargiti negli altri Paesi per una mancanza basilare di senso civico ed organizzazione nei controlli.

La Francia spingeva affinchè l’Italia avesse lo stesso modello di contributi sociali per un motivo molto semplice : fino a quel periodo, la maggior parte dell’ondata di migranti non aveva nessuna intenzione di restare in Italia e le tensioni-respingimenti alle frontiere Italo-Francesi erano quindi molto più forti rispetto a quando dopo l’Italia ha intromesso il RDC.

Perchè vi ricordo questo ?

Semplice, perchè ora oltre al fallimento del RDC e l’introduzione della carta “dedicata a te” (per la serie chiudiamo le stalle quando sono fuggiti i buoi) , resta il problema della regolamentazione, inquadramento ed adeguata remunerazione nel lavoro secondo i parametri che tutti gli altri Paesi hanno.

Questa volta chi è che spinge per ottenere tutto questo ?

Semplice, ancora una volta la stessa Cabina di Regia massonica, dando espressamente voce ai Grillini ed al PD della Elly Schlein alimentando lo scontro politico su un tema che darà filo da torcere a questo uteriore Governo fantoccio destinato a durare il tempo che serva a Lorsignori.

Quali sono e di chi sono i veri interessi di chi dietro le quinte spinge il salario minimo ?

Le lobbies e le loro multinazionali che grazie a Draghi hanno e stanno tuttora acquistato a prezzi di fallimento il fiore delle nostre attività e nostro savoir-faire (specie nel turismo e ristorazione)

Perchè la stessa Cabina di Regia ostenta e ritarda la messa in atto ?

Due sono i fattori che influiscono, il primo è che la completa trasformazione ( che loro chiamano Piano di “Resilienza” ma che significa “Rassegnazione”) ritarda ed hanno ancora bisogno di attingere dalle nostre piccole e medie imprese tutta la nostra cultura e capacità prima di poterle affondare e fallire del tutto.

Il secondo motivo è una crescente mancanza di manodopera che non arriva solo dalle scarse retribuzioni e condizioni di lavoro, ma da un disagio generale generazionale che non avevano previsto.

Ecco il perchè la Signora della Garbatella in questi giorni si è affrettata a dire che “abbiamo bisogno di immigrati”, come una Boldrini qualsiasi.

Vengo ora al dunque di questo articolo, perchè quindi la Signora della Garbatella ha detto che “il salario minimo rischia di creare problemi ” ?

Semplice, perchè mentre le multinazionali che hanno e fanno razzia delle nostre attività hanno fondi e management che puo’ affrontare i costi del personale e di tutto l’indotto, tutte le altre PMI nella più parte a conduzione famigliare non potranno mai adeguarsi a pagare dei salari fissi + dovuti contributi , che, seppur restano ad una cifra inferore al livello europeo, rischierebbero di far chiudere e fallire defininitivamente più del 70% dell’imprenditoria italiana.

A dare man forte a questo freno, due altri utili pagliacci , Tajani e la Santachè

I sindacati ? assenti o quasi, anche i media evitano di tirarli in ballo e nel caso sparlano con una supercazzola

Questo non è certo un buon segno, è il dichiarato fallimento di un Paese che non è stato mai unito dove ognuno si è sempre fatto i propri interessi non considerando l’interesse collettivo.

Un “chiagne e fotte” fino a quando non gli si tocca il loro giardinetto, ed anche in quel caso l’italiano medio da il peggio di sé “arrangiando” la questione di nascosto per poi vantarsi con gli altri che “lui ha conoscenze “

È la sociologia di un popolo destinato a scomparire e che forse alla lunga se lo merita.