Non solo “Shrinkflation” c’è dell’altro …

Scrivo questo articolo con opinioni del tutto personali,anche se,le “vocine” degli oramai sempre più attenti consumatori si fanno sempre più sentire nel web.

Innanzitutto per correttezza d’informazione, per “shrinkflation” si tratta della pratica utilizzata dalla più parte delle aziende produttrici (specie nel settore alimentare) in cui si riduce la quantità di prodotto , pubblicizzando però il prezzo invariato, che, sempre più dal periodo post “pandemia” e crisi di guerre associate e organizzate (da distrazione di massa) ne siamo tutti interessati (ed arrabbiati).

Visto il crescente aumento dei prezzi alla consumazione con delle scuse del tutto infondate (se vogliamo veramente indagare sulle false cause delle quali i complici-collaborazionisti  ci raccontano ogni giorno).

Tanto per farvi un chiaro esempio,  il sottoscritto che abitualmente acquista un caffè macinato da 250Gr. e che, una volta aperto, lo conserva in una scatola adatta, si è accorto che, mentre prima restavano circa 50Gr.di cui non potevo includere nel contenitore, ora invece ci stanno perfettamente ed ampiamente nello stesso contenitore.

Ma va bene, tanto è inutile protestare al sito ufficiale del Ministero………….perché per una strada combinazione, le segnalazioni NON VENGONO RACCOLTE a causa di un “problema tecnico” e poi, comunque,  anche che sia, con la Magistratura che ci ritroviamo, nessuno di loro si prenderà la briga di indagare e punire chi di fatto.

D’altra parte, già da molti anni grazie al 2°Governo Berlusconi,  il falso in comunicazioni sociali è stato depenalizzazio.

Oggi però vi segnalo un altro “caso” su un prodotto di cui, lo confesso, ne sono addetto, per radici storiche culturali e di gusto personale.

Vi parlo della famosa bottiglietta di CAMPARI SODA, vanto del vero popolare aperitivo milanese.

Questa volta non si tratta di Shrinkflation ma di una strana combinazione di fatti di cui, da attento consumatore,  mi sono accorto.

Già dalla metà dell’anno scorso (2023) la Davide Campari Spa ha rivisto i canali distributivi di vendita (specie all’estero) ed in Italia per ciò che riguarda il famoso “camparino” ci fu un aumento di circa 3 euro per la confezione da 10 bottigliette, portandolo quindi da 9,80euro a quasi 13,00 euro.

Nello stesso tempo, alcuni supermercati Discount (tra cui Lidl,Eurospin,Penny Market e MD, mettevano in commercio una bottiglietta di AperiSoda al Bitter alcolico quasi identica al Campari Soda e di ottima qualità, in confezione da 6 bottigliette ad un prezzo di circa 4 euro.

Da attento consumatore notavo pochissima differenza e leggendo il produttore scoprivo fosse la famosa azienda lombarda Fonte Sant’Antonio di Lomazzo (Como) di cui molti di noi milanesi sono cresciuti con le loro bibite dal Ginger alla Spuma e dai loro camion che ogni settimana rifornivano molte famiglie con l’acqua minerale.

Da quel momento, chi  come me si concedeva spesso il Camparino ha iniziato ad acquistare il prodotto equivalente a miglior prezzo, visto l’aumento del prodotto originale di Campari.

Ma la festa è durata poco, o meglio, il prodotto equivalente è sparito da MD,Eurospin,Penny Market ed è rimasto solo alla Lidl,ma ad intervalli di stock, in quanto andava a ruba subito, acquistato in grosse quantità anche da piccoli esercenti di Bar(che evidentemente lo usavano per lo Spritz).

Tutto questo fino a questi ultimi primi mesi del 2024 in cui anche alla Lidl il prodotto non arriva più,  c’è solo quello in versione analcolica, che ovviamente non può compararsi al Bitter Soda tradizionale.

In molti come me, tirando qualche “mannaggietta che Str….!” siamo stati obbligati a tornare sugli scaffali della Grande Distribuzione di grande marca per acquistare quindi il Campari Soda originale, e qui troviamo la sorpresa : il prezzo della confezione da 10 bottigliette è tornato quello di prima, anzi 20Cent in meno 9,60 euro.

Se dapprima sono stato contento anche per il fatto che evidentemente la CAMPARI ha avuto un notevole calo di vendite, la mia vocina mi diceva che  comunque c’era qualcosa di strano, dal fatto che la produzione del prodotto equivalente è sparita dai Discount in contemporanea al re-dimensionamento del prezzo dell’originale.

Ed infatti, rientrato a casa e concedendomi il tanto amato Camparino Soda, mi accorgo che il sapore non è più lo stesso, o meglio, è identico al prodotto equivalente che guarda caso è sparito dalla produzione e dagli scaffali dei discount.

Coincidenze??

Ovviamente è un’opinione del tutto personale ma che trova riscontro tra gli esperti consumatori del prodotto.

Comunque se la Davide Campari Spa avesse qualcosa da dire merito, resto a disposizione.

Meloni : “il salario minimo rischia di creare problemi” Farina del suo sacco ? No e vi spiego il perchè

Le discusioni sul salario minimo sono continuamente rimandate con la complicità del martellante mantra sui cambiamenti climatici e tutto il resto che ci accompagna in questi ultimi anni, tra la continua invasione di migranti , l’Ucraina e non da meno i tristi fatti di cronaca interna di delitti e suicidi in un Paese oramai allo sbando che ha oltrepassato il punto di non ritorno verso il suo annientamento.

La Signora della Garbatella, fedele al patto atlantico e pro Ucraina, di fatto un’altra marionetta della Cabina di Regia , ieri ha detto una mezza verità inerente la questione sul salario minimo, ma non è certo farina del suo sacco, anche se voglio credere che in parte si renda conto “terra-terra” del perchè.

Devo farvi due premesse :

– la prima inerente alla cifra dei 9€/ora lordi , che quindi ammette chiaramente che oggi ( e da molto troppo tempo) in Italia , la maggior parte dei lavoratori guadagna ancora meno, e questo è purtroppo un dato di fatto vergognoso che alimenta il divario, le tensioni sociali e l’impoverimento di quel che resta delle famiglie italiane, costrette ad indebitarsi fino a dover svendere quel poco che gli resta, casa compresa.

– sulla seconda, devo fare una digressione tornando indietro alll’anno 2015 quando il duetto italo-francese Renzi-Hollande si accordava su quello che poi divenne il “reddito di cittadinanza” spinto dai Grillini.

Un provvedimento “nobile” sulla carta, di cui l’Italia ne era sprovvista incappando in ulteriori sanzioni dall’Europa, ma che , come scrissi ai tempi, conoscendo e vivendo direttamente la realtà sociale ed amministrativa francese, non poteva realizzarsi nello stesso modo in cui questi contributi vengono elargiti negli altri Paesi per una mancanza basilare di senso civico ed organizzazione nei controlli.

La Francia spingeva affinchè l’Italia avesse lo stesso modello di contributi sociali per un motivo molto semplice : fino a quel periodo, la maggior parte dell’ondata di migranti non aveva nessuna intenzione di restare in Italia e le tensioni-respingimenti alle frontiere Italo-Francesi erano quindi molto più forti rispetto a quando dopo l’Italia ha intromesso il RDC.

Perchè vi ricordo questo ?

Semplice, perchè ora oltre al fallimento del RDC e l’introduzione della carta “dedicata a te” (per la serie chiudiamo le stalle quando sono fuggiti i buoi) , resta il problema della regolamentazione, inquadramento ed adeguata remunerazione nel lavoro secondo i parametri che tutti gli altri Paesi hanno.

Questa volta chi è che spinge per ottenere tutto questo ?

Semplice, ancora una volta la stessa Cabina di Regia massonica, dando espressamente voce ai Grillini ed al PD della Elly Schlein alimentando lo scontro politico su un tema che darà filo da torcere a questo uteriore Governo fantoccio destinato a durare il tempo che serva a Lorsignori.

Quali sono e di chi sono i veri interessi di chi dietro le quinte spinge il salario minimo ?

Le lobbies e le loro multinazionali che grazie a Draghi hanno e stanno tuttora acquistato a prezzi di fallimento il fiore delle nostre attività e nostro savoir-faire (specie nel turismo e ristorazione)

Perchè la stessa Cabina di Regia ostenta e ritarda la messa in atto ?

Due sono i fattori che influiscono, il primo è che la completa trasformazione ( che loro chiamano Piano di “Resilienza” ma che significa “Rassegnazione”) ritarda ed hanno ancora bisogno di attingere dalle nostre piccole e medie imprese tutta la nostra cultura e capacità prima di poterle affondare e fallire del tutto.

Il secondo motivo è una crescente mancanza di manodopera che non arriva solo dalle scarse retribuzioni e condizioni di lavoro, ma da un disagio generale generazionale che non avevano previsto.

Ecco il perchè la Signora della Garbatella in questi giorni si è affrettata a dire che “abbiamo bisogno di immigrati”, come una Boldrini qualsiasi.

Vengo ora al dunque di questo articolo, perchè quindi la Signora della Garbatella ha detto che “il salario minimo rischia di creare problemi ” ?

Semplice, perchè mentre le multinazionali che hanno e fanno razzia delle nostre attività hanno fondi e management che puo’ affrontare i costi del personale e di tutto l’indotto, tutte le altre PMI nella più parte a conduzione famigliare non potranno mai adeguarsi a pagare dei salari fissi + dovuti contributi , che, seppur restano ad una cifra inferore al livello europeo, rischierebbero di far chiudere e fallire defininitivamente più del 70% dell’imprenditoria italiana.

A dare man forte a questo freno, due altri utili pagliacci , Tajani e la Santachè

I sindacati ? assenti o quasi, anche i media evitano di tirarli in ballo e nel caso sparlano con una supercazzola

Questo non è certo un buon segno, è il dichiarato fallimento di un Paese che non è stato mai unito dove ognuno si è sempre fatto i propri interessi non considerando l’interesse collettivo.

Un “chiagne e fotte” fino a quando non gli si tocca il loro giardinetto, ed anche in quel caso l’italiano medio da il peggio di sé “arrangiando” la questione di nascosto per poi vantarsi con gli altri che “lui ha conoscenze “

È la sociologia di un popolo destinato a scomparire e che forse alla lunga se lo merita.